Nel gennaio del corrente anno Hermann Pfeifer avrebbe compiuto 90 anni.

Nel gennaio del corrente anno Hermann Pfeifer avrebbe compiuto 90 anni.

A 90 anni dalla nascita di Hermann Pfeifer, il ricordo di uno straordinario imprenditore e cittadino di Memmingen

Dopo la seconda guerra mondiale, Hermann Pfeifer è riuscito a trasformare una piccola azienda artigianale in una delle maggiori imprese industriali della regione: la società PFEIFER Seil- und Hebetechnik, che oggi ha ben 1500 collaboratori dislocati in tutto il mondo. Ma Hermann Pfeifer non è stato soltanto un imprenditore straordinario. È stato anche un cittadino e uomo politico impegnato, al quale la città di Memmingen deve, oltre a numerose libri regionali e poesie dialettali, anche una delle sue feste più importanti e più conosciute: il festival di Wallenstein. Il 7 gennaio Hermann Pfeifer, deceduto nel 2000, avrebbe compiuto 90 anni. Era il secondo figlio di Eduard e Katharina Pfeifer nata Hail. Il padre di Katharina Hail aveva un’azienda artigianale di cordami nella Kalchstraße di Memmingen, azienda che la figlia portò in dote. Eduard Pfeifer, che aveva imparato a fare il cordaio come seconda professione, morì nel 1950 a soli 62 anni.

A 22 anni ha calcato le orme del padre

All’epoca suo figlio Hermann aveva appena 22 anni, pertanto non era ancora in grado di portare avanti l’attività direttamente. Dopo la formazione presso la scuola di specializzazione tessile di Sorau, non aveva ancora dato l’esame di mastro artigiano in quanto non aveva raggiunto il numero minimo di anni di attività pratica come cordaio artigiano qualificato. Gli occorreva un’autorizzazione speciale per poter conseguire il titolo di mastro artigiano nel giro di un anno. Vi riuscì con lode. Pertanto, a partire dal 1951 era autorizzato a mandare avanti l’attività a nome suo.

Creativo, pieno di ispirazione, energico

“Tra i cordai tedeschi dell’epoca, non c’è dubbio che mio padre fosse uno dei più creativi, più pieni di ispirazione e più energici. Come quasi nessun altro è riuscito da un lato a fornire un assortimento di funi molto qualificato e ogni genere di capicorda disponibili al mercato delle funi d’acciaio in fase di sviluppo, dall’altro a commercializzare un assortimento in rapida espansione di mezzi di imbracatura, apparecchi di sollevamento e accessori di sollevamento”: questo il bilancio che fa l’attuale titolare dell’azienda Gerhard Pfeifer, subentrato a suo padre nell’azienda familiare in dodicesima generazione.

Una crescita strategica

A quei tempi, con la PFEIFER Seil- und Hebetechnik e le sue dieci filiali in Germania, già quando era in vita Hermann Pfeifer era uno dei maggiori commercianti dell’associazione di categoria funi e mezzi di imbracatura in Germania e in Europa. Oltre all’acquisizione di diverse aziende locali, importanti corderie regionali e aziende di settori affini in Germania, il passo più importante che ha compiuto la società Hermann Pfeifer è stato, dal punto di vista strategico, quello di acquisire la fabbrica di funi metalliche Gustav Kocks GambH (Drako) di Mühlheim an der Ruhr.

La base per l’internazionalizzazione del Gruppo

Con l’acquisizione della Drako e delle relative controllate, PFEIFER ha rilevato da un lato le prime società commerciali all’estero di certe dimensioni. Dall’altro, Hermann Pfeifer con Drako, uno dei produttori leader nel campo delle funi per ascensori in Germania, ha ampliato la produzione propria della società, creando allo stesso tempo le basi per l’odierna internazionalizzazione del Gruppo odierno.

Pioniere del festival di Wallenstein

Hermann Pfeifer non è stato però soltanto un imprenditore straordinario. È stato molto impegnato nei più svariati settori a livello sociale e culturale. È stato uno sportivo eclettico, consigliere ecclesiastico, membro del sinodo regionale della chiesa evangelica in Baviera, giudice popolare, giudice del tribunale commerciale, consigliere comunale e poeta dialettale e regionale, inoltre nel corso delle varie fasi della sua vita ha svolto la funzione di presidente di diverse associazioni di Memmingen, sua città natale. È stato co-promotore, spiritus rector, motore e mente organizzatrice del festival di Wallenstein, conosciuto ben oltre i confini della città. Il suo molteplice impegno sociale è stato apprezzato con numerosi riconoscimenti ed onorificenze, tra cui il sigillo della città di Memmingen, la croce al merito federale e l’ordine al merito della Baviera.

Padre di famiglia e cittadino responsabile

Oltre a tutti questi impegni, ha formato una famiglia con Sieglinde Pfeifer, nata Elger, dalla quale ha avuto cinque figli. “Sua moglie, mia madre e attuale socia maggioritaria, in tutti gli anni della sua versatile attività oltre ad essergli una moglie fedele, grazie al suo carattere forte, agli interessi dovuti all’alto livello d’istruzione e al suo carattere genuino, è sempre stata il suo punto fermo e il suo forte supporto, anche nei momenti difficili della vita”, ricorda Gerhard Pfeifer. “In occasione dei 90 anni dalla nascita di mio padre Hermann Pfeifer, sento il bisogno di ricordarlo come un imprenditore straordinario, uno spirito creativo e un cittadino attivo e nel contempo responsabile di Memmingen, sua città natale.”

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